Home Eventi - Museo delle Civiltà Eventi Convegno: “Classici e colonialismo italiano”

Luogo

Museo delle Civiltà – Palazzo delle Scienze
Piazza Guglielmo Marconi, 14
Categoria

Data

22 Giu 2023
Expired!

Ora

10:00 - 17:00

Convegno: “Classici e colonialismo italiano”

Convegno nell’ambito del nuovo allestimento dal titolo Museo delle Opacità
PARTECIPAZIONE LIBERA
LINGUA: ITALIANO, INGLESE


Giovedì 22 giugno, ore 10.00 – 17.00
Chiusura dei lavori con performance dell’artista griot Bocar Niang;
Venerdì 23 giugno, ore 10.00 – 17.00
Chiusura dei lavori con visita guidata (17.15 – 18.15) all’allestimento Museo delle Opacità accompagnati dai curatori Gaia Delpino, Rosa Anna Di Lella e Matteo Lucchetti
Sabato 24 giugno, ore 10.00 – 17.00
La giornata includerà i laboratori di catalogazione e discussione che il Museo delle Civiltà ha avviato sulle collezioni provenienti dall’ex Museo Coloniale

Organizzatori: Samuel Agbamu (RHUL/Reading), Elena Giusti (Warwick) in collaborazione con Gaia Delpino (Museo delle Civiltà) and Rosa Anna Di Lella (Museo delle Civiltà)

Con la partecipazione di: Andrea Avalli (IISS ‘Ferraris Pancaldo’ Savona / Scuola Superiore di Studi Storici, San Marino), Flaminia Bartolini (Cambridge), Giulia Beatrice (Sapienza), Michele Bellomo (Milano), Carmen Belmonte (Bibliotheca Hertziana), Leah Bernardo-Ciddio (Kelsey Museum of Archaeology), Lola Bos (Amsterdam), Sergio Brillante (Sorbonne Université – Paris), Alberto Cafaro (Siena), NiccolòAcram Cappelletto (independent), Uoldelul Chelati Dirar (Macerata), Anna Maria Cimino (IIS Finale Ligure), Eleonora Colli (Oxford), Frederica Daniele (Trieste), Francesco de Angelis (Columbia), Lorenzo Declich (Biblioteca IsIAO/ISMEO), Martina Derada (Italian Archaeological School in Athens), Giovanna Di Martino (UCL), Amalie Elfallah (independent), Drusilla Firindelli (Italian Archaeological School in Athens), Mia Fuller (Berkeley), Alessio Galli (Italian Archaeological School in Athens), Ketty Iannantuono (KHI), Cristina Lombardi Diop (Loyola University Chicago), Cecilia Lovato (Padova), Matteo Lucchetti (Museo delle Civiltà), Elizabeth Macaulay (Graduate Center, The City University of NY), Stefano Maltese (Biblioteca IsIAO/ISMEO), Mattia Roveri (independent), Vittorio Saldutti (Napoli Federico II), Emilio Zucchetti (RHUL), Laura Viidebaum (NYU), Sara Vitacca (Bibliotheca Hertziana), Rhiannon Welch (Berkeley)

Keynote finale: Angelica Pesarini (Toronto)

Tempi recenti hanno aumentato la consapevolezza, in ambito accademico, dello stretto rapporto tra progetti coloniali europei e la costruzione ideologica dell’antichità e del passato classico. In seguito a movimenti quali Rhodes Must Fall e Black Lives Matter, si sono iniziati ad affrontare i silenzi, le elisioni, le ambivalenze presenti nella pratica accademica rispetto al ruolo che istituzioni e discipline universitarie hanno giocato nell’ambito delle storie imperialistiche, colonialiste e schiavistiche. Gli studi classici, spesso identificati come vero e proprio fulcro dell’eccezionalismo europeo e della supremazia bianca, si sono spesso ritrovati al centro di tali discussioni.
Il presente convegno mira a sviluppare un dibattito fecondo sul rapporto tra gli studi classici e il colonialismo italiano, dalle guerre napoleoniche fino ai nostri tempi. Riteniamo che ci sia urgente bisogno di ricerca collaborativa e interdisciplinare in questo ambito. Se paragonato alle ideologie classicheggianti di altre potenze imperialiste europee, quali ad esempio la Gran Bretagna o la Francia, il caso del colonialismo italiano è stato trascurato negli studi accademici. Eppure il classicismo del colonialismo italiano è eccezionale e degno di nota da più punti di vista: il lascito dell’impero romano giocò un ruolo cruciale nella storia e ideologia dell’unificazione italiana, come anche nella giustificazione di scegliere Roma come capitale dell’Italia unificata nel 1871; il progetto coloniale italiano, iniziato subito dopo e presentato come tessera cruciale nel processo di unificazione nazionale a imitazione delle altre potenze europee, fu da subito evocativo di una nostalgia ideologica per le antiche glorie dell’impero romano. Questo aspetto è evidente tanto nel colonialismo dell’Italia liberale quanto nel colonialismo fascista, con cui molti, erroneamente, tendono a identificare in maniera univoca il progetto coloniale italiano. A seguito della caduta del regime fascista, il processo di decolonizzazione è stato generalmente considerato completo; eppure molte conseguenze del colonialismo italiano continuano a farsi sentire non solo nei rapporti politici tra l’Italia e le sue ex-colonie, ma anche in aspetti più generali di giustizia sociale, immigrazione, integrazione. Anche il lascito degli aspetti classicheggianti del colonialismo italiano continua a sopravvivere, non solo nei discorsi e nelle risposte italiane a problemi post-coloniali, ma nel vero e proprio tessuto delle sue ex-colonie, come testimoniato ad esempio in aspetti architettonici e infrastrutturali.
Il presente convegno propone di affrontare questi diversi periodi e aspetti del colonialismo italiano in una prospettiva sinergica, attraverso la lente del loro rapporto con l’antichità classica. Piuttosto che forzare divisioni artificiali tra il colonialismo prefascista, fascista, e postfascista, il convegno ha lo scopo di analizzare i diversi modi in cui questi periodi contribuiscono a formare un discorso ideologico continuo e ben riconoscibile. Il rapporto tra il mondo classico e il colonialismo italiano ha notevoli punti in comune con la dialettica che altri progetti coloniali europei stabiliscono con la classicità. Ciò che è peculiare, nel caso del colonialismo italiano, è piuttosto il presentarsi in una sorta di equilibrio imperfetto tra la sua capacità di avanzare una pretesa unica, in Europa, al ruolo di erede dell’Impero Romano, e la realtà del suo ruolo invece marginale e periferico nella gerarchia del potere delle varie nazioni europee.
Questo convegno mira a sviluppare uno scambio interdisciplinare tra ricercatori e ricercatrici di varie discipline: specialmente studi classici e italiani, ma anche letteratura comparata e mondiale, studi post-coloniali, filosofia politica, antropologia, sociologia. L’assetto interdisciplinare del convegno ci permetterà di affrontare a pieno il ruolo dei classici nel colonialismo e postcolonialismo italiano, senza privilegiare voci provenienti dalla disciplina degli studi classici, né necessariamente dall’accademia. Il convegno aspira anche a mettere in primo piano prospettive sul tema provenienti da ex-colonie italiane, che ci aiutino ad affrontare l’eurocentrismo della tradizione classica.
Le varie sessioni del convegno esploreranno: la relazione tra i concetti di classico, nazione e impero dalle guerre napoleoniche fino alla perdita del territorio coloniale italiano derivata dalla caduta del regime fascista; resistenza e opposizione al classicismo coloniale italiano dall’Italia e all’estero, sia in accademia sia nei campi diplomatico e militare; il futuro dei classici e la storia coloniale italiana, e le tracce, esplicite e non, del lascito del colonialismo italiano in Italia e nelle ex-colonie.

Le relazioni, presentate nell’arco del convegno, affronteranno le seguenti e ulteriori questioni:
● Quale fu il ruolo dell’antichità classica nella formazione dell’Italia come nazione?
● Quale ruolo giocò l’idea dell’impero nello stesso periodo?
● Come fu invocata l’antichità classica durante il periodo dell’espansione imperiale italiana?
● Che ruolo hanno giocato i classici in Italia nel supportare progetti che imponessero differenza razziale, nazionale, religiosa? E che ruolo nelle categorie di colonizzatori e colonizzati?
● Quali sono le continuità e discontinuità tra il classicismo coloniale prefascista e quello fascista?
● Come si articolarono le critiche all’ideologia classica dell’impero italiano?
● Quali furono le risposte a tale ideologia da parte di colonizzati e antimperialisti fuori dall’Italia?
● Come fu visto l’imperialismo classicizzante italiano da parte delle nazioni rivali?
● Come si possono affrontare i silenzi e le ambivalenze che circondano ancora oggi l’imperialismo italiano?
● Come si possono esplorare in modo produttivo i legami della disciplina degli studi classici in Italia con progetti coloniali e imperialistici?
● In che modo il lascito del colonialismo italiano contribuisce all’insegnamento e promulgazione dei classici in Italia, in ambito accademico e non?
● Come hanno risposto artisti/e, scrittrici/scrittori, storici/storiche, in Italia e nelle ex-colonie, al lascito del colonialismo italiano e al suo rapporto con l’antichità greco-romana?

Per ulteriori informazioni scrivere a:
Dr Sam Agbamu, Royal Holloway University of London (Samuel.Agbamu@rhul.ac.uk)
Dr Elena Giusti, University of Warwick (E.Giusti@Warwick.ac.uk)

Si ringrazia:
Past & Present Society, Institute of Classical Studies, The University of Warwick Connecting Cultures Global Research Priority

CLICCA QUI PER CONSULTARE IL PROGRAMMA COMPLETO

The event is finished.

Schedula per Ore

giovedì 22 giugno

10:00 - 17.00
Chiusura dei lavori con performance dell’artista griot Bocar Niang

venerdì 23 giugno

10:00 - 18:15
Chiusura dei lavori con visita guidata (17.15 – 18.15) all'allestimento Museo delle Opacità accompagnati dai curatori Gaia Delpino, Rosa Anna Di Lella e Matteo Lucchetti

sabato 24 giugno

10:00 - 17:00
La giornata includerà i laboratori di catalogazione e discussione che il Museo delle Civiltà ha avviato sulle collezioni provenienti dall’ex Museo Coloniale